Dalla nascita di Ain't a Game ho avuto la fortuna di incontrare molte persone e aziende in via di innovazione che hanno creduto in me e con le quali ho condiviso le fasi finali di prototipazione del metodo. Il backstage degli incontri con Galdi, Ditre e Anodica Trevigiana.
Dalla nascita di Ain’t a Game ho avuto la fortuna di incontrare molte persone, imprenditori e aziende in via di innovazione che hanno creduto in me e nella mia metodologia e con le quali ho condiviso le fasi finali di prototipazione del metodo.
Realtà molto diverse tra loro, ma sicuramente aperte, dinamiche, e capaci di confrontarsi, in pieno mindset People Branding. Ognuna di loro, mi ha raccontato i suoi problemi ed obiettivi e assieme abbiamo definito il percorso adatto alle loro esigenze, abbiamo testato, analizzato, giocato e fatto strategia, crescendo reciprocamente.
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aziende in via di innovazione si raccontano
Dopo aver fatto esperienza diretta del metodo, ora le “aziende in via di innovazione” si raccontano nelle video-interviste dirette da Marco Fantacuzzi.
Le prime tre ad aver scelto di apparire in video sono Galdi, Anodica Trevigiana e Ditre i cui casi saranno raccontati nel libro che ho scritto con il collega Gianluca Fiscato e con il preziosissimo aiuto di Marcello Vignola edito da Franco Angeli in uscita ad Aprile 2017.
Per il momento, eccoti le foto del backstage e qualche virgolettato come antipasto.





galdi: dalla customer experience alla definizione della value proposition
Metti un’azienda evoluta, che sta già ragionando in termini di modello di business. Aggiungi un imprenditore che sa mettersi in gioco e un team aperto alla sperimentazione. Guarnisci il tutto con la gamification e un approccio outside-in. Il risultato è dirompente.

ditre: Un viaggio nel DNA dell'azienda, tra valori presenti e futuri
Comunicare per un’azienda non significa farsi ascoltare ma farsi “sentire”.
Non è tanto una questione di volume e volumi, ma di tono e contenuti. È trovare le note giuste, proprio quelle note che permettono di riconoscere una melodia all’istante. Per comprenderlo, basta chiedersi se sia più efficace urlare o farsi “sentire”, appunto, per come si è. Per comprenderlo, bisognerebbe andare oltre la prima ottima impressione e domandarsi: “Ma questo logo/sito/pagina facebook/brochure, bellissimo, niente da dire, parla davvero di me?”.
Questo ragionamento ci porta al lavoro che ho fatto con Ditre.

anodica: l'esperienza di crescita condivisa tra esperienze e scoperte nei panni del cliente
L’azienda sentiva di avere una comunicazione standard in ogni momento e per ogni target, con un’immagine e dei contenuti che non trasmettevano bene i valori e l’identità dell’azienda.
La consapevolezza acquisita con l’applicazione del metodo ha già portato ad azioni di comunicazione mirate e a un cambio di mentalità che ha coinvolto i reparti interni dell’azienda.

Stay tuned! I video integrali con le interviste saranno pubblicati a breve su Youtube in una playlist dedicata alle “aziende in via di innovazione”
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